Bonus Patente

Bonus patente 2023: requisiti, come richiederlo, come funziona

27 gennaio 2023 – Sono stati stanziati 25,3 mln di euro per il periodo che va dal 1° luglio 2022  al 31 dicembre 2026, per il bonus patente.
Si tratta di fondi del ministero destinati a giovani tra i diciotto e trentacinque anni che vogliano conseguire la patente o le abilitazioni professionali per la guida dei veicoli destinati all’esercizio dell’attività di autotrasporto di persone e di merci. 

Nel dettaglio, 3,7 milioni di euro sono stanziati per l’anno 2022, ulteriori 5,4 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2023 al 2026. Il contributo sarà pari all’80% della spesa sostenuta e comunque di importo non superiore a 2.500 euro e potrà essere riconosciuto una volta sola. 

La piattaforma sarà attiva dal giorno 6 febbraio per le autoscuole che intendano aderire alla misura e dal 13 febbraio per l’utenza, all’indirizzo https://patentiautotrasporto.mit.gov.it/bonuspatente/ presentando istanza e compilando il modello disponibile sulla piattaforma stessa.

Sulla piattaforma saranno anche riportate informativa all’utenza e diverse FAQ.

Fonte : Ministero Dei Trasporti

IVA AUTOSCUOLE: estesa anche alle patenti AM, A1, A2, A

AGGIORNAMENTO DEL 2.1.2021
a seguito delle comunicazioni intercorse con l’Agenzia delle Entrate e del parere da loro dato, nostro malgrado, siamo costretti ad applicare l’IVA anche sulle patenti di categoria AM, A1, A2, A, a decorrere da questo anno.

AGGIORNAMENTO del 02.1.2020:

a seguito dell ART 32 COMMA 2 DECRETO LEGGE 124/2019 Adeguamento a sentenza della Corte di Giustizia UE del 14 marzo 2019, causa C-449/17, l’IVA si applichera’ “solamente” alle patenti di guida di categorie B e C1. Tutti gli altri tipi di patente sono esentati. E’ stato anche chiarito che l’IVA non sarà retroattiva !!

 

Caos patenti, l’Europa impone l’Iva

Fino a inizio settembre per l’Italia e il fisco nostrano erano scuole, e quindi esenti da Iva. Dal 2 settembre invece, data della risoluzione 79 dell’Agenzia delle Entrate, non è più così e quindi anche le scuole guida dovranno incassare e versare l’Iva, al 22%. Motivo, la sentenza della Corte di Giustizia Europea, in risposta al ricorso presentato da un’autoscuole tedesca. Una vera e propria stangata, che ha già costretto le agenzie italiane a rivedere i prezzi per far fronte alla tassa, con costi in aumento quindi per tutti coloro che si iscrivono per fare una patente.

Iva retroattiva fino al 2014

La stangata non riguarderà solo i neoiscritti e chi dovrà fare il rinnovo della patente. L’Agenzia delle Entrate ha infatti stabilito che le scuole guida dovranno versare l’Iva arretrata fino al 2014, relativa a tutte le patenti e i corsi effettuati. E qui si aprono due strade: o andare a bussare ai cittadini per recuperare le somme o obbligare le scuole guida a versare di tasca propria l’Iva non riscossa (e nemmeno richiesta dall’Agenzia delle Entrate) negli ultimi 5 anni. Somme vertiginose: l’Unasca, una delle associazioni di categoria del settore, ha stimato i costi in almeno 110mila euro a scuola guida, che porterebbero al collasso l’intero settore.

Patenti low cost: occhio alla fregatura

Il sospetto sempre più diffuso è che l’autoscuola guadagni di più sulla bocciatura di un
candidato, piuttosto che sulla bontà del servizio che dovrebbe offrire” Fonte Unasca)

UNASCA, patenti “low cost” in vendita su Internet: invito alla massima
attenzione, l’educazione alla sicurezza stradale non permette quegli sconti.
La mission delle autoscuole non è far superare l’esame ma insegnare a guidare in modo responsabile, per questo le autoscuole serie investono continuamente su aggiornamenti, standard europei, certificazioni, sicurezza, formatori, strumenti didattici, tecnologie. E non possono certo sostenere quegli sconti, se non a costo di squalificare i servizi offerti.
Emilio Patella: “Abbiamo provato a usare un coupon, e ci è sembrato che il vero guadagno fosse nelle bocciature più che nelle promozioni degli allievi all’esame”.
Roma, 22 luglio 2013 – Su Internet si trovano molte offerte scontatissime su corsi di formazione per il conseguimento della patente, in particolare della patente B. Ci sono offerte davvero “low cost”, che arrivano a una riduzione del 90 per cento del prezzo iniziale, promossi da autoscuole attraverso operatori tra cui Groupon, Prezzofelice, Poinx e Ultimoprezzo, PAYOKEE e altri intermediari.
UNASCA, l’associazione maggiormente rappresentativa delle autoscuole e delle agenzie di pratiche auto in Italia, raccomanda ai consumatori di fare massima attenzione ai contenuti e alla qualità dei servizi che si comprano. Emilio Patella, segretario nazionale UNASCA autoscuole, spiega che “la formazione per la patente non si può scontare come una pizza, perché a essa è legata la sicurezza su strada in primo luogo dei giovani, e le autoscuole hanno il dovere di far comprendere questo fatto agli utenti e di impegnarsi a offrire servizi consoni alla loro mission, che non è far superare l’esame per la patente, ma insegnare a guidare in modo responsabile e sicuro”.
Su Internet si trovano coupon a prezzi stracciati che, da Nord a Sud Italia, offrono anche a meno
di 100 euro il “tutto incluso” tra lezioni di teoria, foglio rosa, esame teorico, tasse per esame, oltre a materiale didattico e alcune lezioni di guida. Ma UNASCA sottolinea che le autoscuole professionali e serie per poter offrire dei corsi di qualità investono continuamente su aggiornamenti, standard europei, certificazioni, sicurezza, formatori, strumenti didattici, tecnologie. In una parola: preparazione. Quindi la formazione per essere efficace necessita di una qualità e di strumenti che non possono essere svenduti se non al prezzo di svuotarli di importanti contenuti e parametri di valore. Basti pensare che un formatore professionale costa più di 20 euro l’ora mentre il prezzo della benzina non fa che lievitare. Come si fanno a coprire certi costi con quegli sconti? Solo a costo di svuotare i servizi offerti di importanti parametri di qualità, mentre spesso per abbassare i costi si ricorre al lavoro nero o all’evasione fiscale.
UNASCA ha anche provato a comprare e utilizzare un coupon ed è sembrato proprio che il mancato guadagno dell’autoscuola dovuto allo sconto sia ricercato in modo studiato in un altro modo: “Una volta andati in autoscuola con il coupon – racconta Patella – abbiamo appreso che la data dell’esame era già fissata, in un tempo molto breve, circa un mese e mezzo dopo la nostra iscrizione. Se si voleva spostare l’esame dovevamo aggiungere altri 50 euro, mentre se si veniva bocciati si pagavano ulteriori 150 euro per un nuovo esame di teoria, mentre se si doveva rifare la pratica il secondo esame costava altri 200 euro. Per non parlare del fatto che in aula si stava seduti
in terra perché c’erano pochi posti rispetto agli iscritti e, infine, se si saltava una lezione di pratica per un impedimento, non si poteva recuperare, ma solo ricomprare pagandola ex novo. Il sospetto sempre più diffuso – spiega Patella – è che l’autoscuola guadagni di più sulla bocciatura di un candidato, piuttosto che sulla bontà del servizio che dovrebbe offrire”
UNASCA invita le famiglie e tutti coloro che si accingono a prendere la patente a fare grande
attenzione a cosa si compra on line, perché la patente ha a che fare con la sicurezza sulla strada e si prende una volta sola, per questo i soldi spesi oggi nelle scuole guida sono un investimento che fa risparmiare in futuro in termini di incidenti, assicurazione, consumi, multe.

Nuovamente in vigore il riporto di teoria

Leggi la circolare della Motorizzazione

OGGETTO: Riporto dell’esame di teoria.
L’accentuata diminuzione di risorse organiche dell’Amministrazione, determinata da un più che decennale “turn over”, ha comportato, tra le altre difficoltà operative, una contrazione del numero delle sedute d’esame pratico per il conseguimento delle patenti di guida. Di conseguenza al fine di non penalizzare i candidati che hanno incontrato oggettive difficoltà nella fase di prenotazione ed effettuazione dell’esame pratico e che, nel caso di infruttuoso decorso del termine semestrale dell’autorizzazione ad esercitarsi alla guida, a tutt’oggi devono sostenere nuovamente l’esame di teoria, si ritiene necessario che, alle condizioni inderogabilmente specificate nella presente circolare, l’esito positivo della prova di teoria venga trascritto sul nuovo “foglio rosa” .
La richiesta di riporto è possibile per una sola volta. Pertanto in caso di mancato superamento delle due prove di guida, nell’arco di validità del secondo “foglio rosa”, il candidato dovrà ripetere la prova di teoria.
Si precisa inoltre che:
– l’istanza di riporto dovrà essere presentata, tassativamente, entro e non oltre il secondo mese dalla data di scadenza della precedente autorizzazione ad esercitarsi alla guida e non prima del giorno successivo a quello di scadenza del foglio rosa suddetto. Tale termine è da considerare assolutamente perentorio, pena nullità della nuova autorizzazione alla guida emessa e del conseguente riporto. Nel caso in cui l’ultimo giorno utile cada nella giornata di sabato (quando gli Uffici Motorizzazione civile sono chiusi al pubblico) o nei giorni festivi, il termine è prorogato al primo giorno lavorativo utile;
– il foglio rosa si intende scaduto decorso il termine semestrale previsto dall’art. 122 del codice della strada. Solamente nei due casi sotto specificati, è possibile derogare all’obbligo di richiedere il riporto di teoria presentando la richiesta di un nuovo foglio rosa il giorno successivo alla scadenza semestrale della precedente autorizzazione ad esercitarsi alla guida:
a) quando il candidato ha effettuato, entro i sei mesi di validità del primo foglio rosa, le due prove previste dal codice della strada. In tal caso è possibile anticipare la richiesta di riporto a partire dal giorno successivo all’inserimento dell’ultimo esito negativo e, comunque, non oltre due mesi dalla data di scadenza del primo foglio rosa;
b) quando il candidato ha effettuato, entro i sei mesi di validità del primo foglio rosa, la prova pratica con esito negativo e non vi è la possibilità di effettuare un secondo esame di guida in quanto il residuo termine di validità, è inferiore ad un mese. In questa ipotesi, analogamente al caso precedente, è possibile anticipare il riporto di teoria a partire dal giorno successivo all’inserimento dell’esito negativo della prova di guida e, comunque, non oltre due mesi dalla data di scadenza del primo foglio rosa;
– il riporto dovrà essere richiesto nello stesso Ufficio Motorizzazione civile (o sezione dell’Ufficio) in cui è stato sostenuto l’esame di teoria;
– il riporto dovrà essere richiesto per la stessa categoria di patente per il quale è stato sostenuto l’esame di teoria. A titolo di esempio, se è stata presentata istanza per il conseguimento della categoria A1 ed è stato rilasciato il relativo “foglio rosa” per detta categoria di patente, non sarà
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possibile, riportare l’esame di teoria per la categoria A2 o A o B. E’ tuttavia consentito il riporto qualora il candidato abbia sostenuto l’esame per la categoria A ma chieda il riporto per il conseguimento della categoria A speciale.
L’istanza di riporto di teoria (in carta semplice) deve essere allegata alla nuova pratica di rilascio della patente di guida redatta, come di consueto, sul modello TT 2112 (corredata con le relative attestazioni di versamento delle tariffe -attualmente due versamenti di euro 16,00 su c/c postale n. 4028 e un versamento di euro 26,40 su c/c postale n. 9001 – nonché da nuovo certificato medico, nel caso in cui quello presentato in allegato alla prima istanza, sia stato rilasciato antecedentemente a tre mesi).
Come previsto dall’art. 121, comma 8, del codice della strada, il candidato che ha ottenuto il riporto dell’esame di teoria sulla nuova autorizzazione ad esercitarsi alla guida, non potrà comunque sostenere l’esame pratico prima che sia trascorso un mese dalla data di rilascio dell’autorizzazione stessa.
La procedura prevista dalla presente circolare entra in vigore a far data dal 7 marzo 2016.
firmato Il Direttore Generale
Dott. Arch. Maurizio Vitelli