Papi Servizi S.r.l. – Via Casilina, 1782 – 00132 Roma | Tel./fax 0620761136
Mail: info@papiservizi.com P.E.C.: info@pec.papiservizi.com
P.Iva 13694751002 – Rea RM 1466095
|
Papi Servizi S.r.l. – Via Casilina, 1782 – 00132 Roma | Tel./fax 0620761136
Mail: info@papiservizi.com P.E.C.: info@pec.papiservizi.com
P.Iva 13694751002 – Rea RM 1466095
|
Fino a inizio settembre per l’Italia e il fisco nostrano erano scuole, e quindi esenti da Iva. Dal 2 settembre invece, data della risoluzione 79 dell’Agenzia delle Entrate, non è più così e quindi anche le scuole guida dovranno incassare e versare l’Iva, al 22%. Motivo, la sentenza della Corte di Giustizia Europea, in risposta al ricorso presentato da un’autoscuole tedesca. Una vera e propria stangata, che ha già costretto le agenzie italiane a rivedere i prezzi per far fronte alla tassa, con costi in aumento quindi per tutti coloro che si iscrivono per fare una patente.
La stangata non riguarderà solo i neoiscritti e chi dovrà fare il rinnovo della patente. L’Agenzia delle Entrate ha infatti stabilito che le scuole guida dovranno versare l’Iva arretrata fino al 2014, relativa a tutte le patenti e i corsi effettuati. E qui si aprono due strade: o andare a bussare ai cittadini per recuperare le somme o obbligare le scuole guida a versare di tasca propria l’Iva non riscossa (e nemmeno richiesta dall’Agenzia delle Entrate) negli ultimi 5 anni. Somme vertiginose: l’Unasca, una delle associazioni di categoria del settore, ha stimato i costi in almeno 110mila euro a scuola guida, che porterebbero al collasso l’intero settore.