AGGIORNAMENTO DEL 2.1.2021
a seguito delle comunicazioni intercorse con l’Agenzia delle Entrate e del parere da loro dato, nostro malgrado, siamo costretti ad applicare l’IVA anche sulle patenti di categoria AM, A1, A2, A, a decorrere da questo anno.

AGGIORNAMENTO del 02.1.2020:

a seguito dell ART 32 COMMA 2 DECRETO LEGGE 124/2019 Adeguamento a sentenza della Corte di Giustizia UE del 14 marzo 2019, causa C-449/17, l’IVA si applichera’ “solamente” alle patenti di guida di categorie B e C1. Tutti gli altri tipi di patente sono esentati. E’ stato anche chiarito che l’IVA non sarà retroattiva !!

 

Caos patenti, l’Europa impone l’Iva

Fino a inizio settembre per l’Italia e il fisco nostrano erano scuole, e quindi esenti da Iva. Dal 2 settembre invece, data della risoluzione 79 dell’Agenzia delle Entrate, non è più così e quindi anche le scuole guida dovranno incassare e versare l’Iva, al 22%. Motivo, la sentenza della Corte di Giustizia Europea, in risposta al ricorso presentato da un’autoscuole tedesca. Una vera e propria stangata, che ha già costretto le agenzie italiane a rivedere i prezzi per far fronte alla tassa, con costi in aumento quindi per tutti coloro che si iscrivono per fare una patente.

Iva retroattiva fino al 2014

La stangata non riguarderà solo i neoiscritti e chi dovrà fare il rinnovo della patente. L’Agenzia delle Entrate ha infatti stabilito che le scuole guida dovranno versare l’Iva arretrata fino al 2014, relativa a tutte le patenti e i corsi effettuati. E qui si aprono due strade: o andare a bussare ai cittadini per recuperare le somme o obbligare le scuole guida a versare di tasca propria l’Iva non riscossa (e nemmeno richiesta dall’Agenzia delle Entrate) negli ultimi 5 anni. Somme vertiginose: l’Unasca, una delle associazioni di categoria del settore, ha stimato i costi in almeno 110mila euro a scuola guida, che porterebbero al collasso l’intero settore.